1. |
L'impronta
03:34
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Vorrei poterti ricreare
Dalle tue orme costruire
Senza una tecnica particolare
Plasmare
Vorrei trovare le parole
E con la voce disegnare
Quel che ricordo della mia illusione
sognare
Sorriderai ancora
Se vuoi
Lo sai
Rinascerai da ora
Se vuoi
Lo sai
Sento crescere la vita dentro
Sento il mare che mi porta nel profondo
Misterioso
Sento crescere la vita dentro
Sento il mare che mi porta nel profondo
Misterioso
Vorrei sentirti respirare
Baciarti piano senza far rumore
E con le dita ricucire il sole
amare
Sorriderai ancora
Se vuoi
Lo sai
Rinascerai da ora
Se vuoi
Lo sai
Sento crescere la vita dentro
Sento il mare che mi porta nel profondo
Misterioso
Sento crescere la vita dentro
Sento il mare che mi porta nel profondo
Misterioso
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2. |
Futuri
04:17
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Dentro una tazza di nuvole
Affondo
Mi perdo a sognare
Di berne dei sorsi d’amore
E pescarne profonde parole
Per regalarle al futuro
Sogno silenzi nell’etere
Un giorno
Pause riempire il rumore
Scoprirsi soli, fragili e liberi
Nel rivelare la bellezza del cuore
Per regalarla al futuro
Non lasciarli cadere
Non lasciarli morire
Senza una meta sigilli il tuo tempo
E lo lasci svanire
Non lasciarli cadere
Non lasciarli morire
Senza ideali ti perdi nel vento
E ti lasci annientare
Piango sorgenti di lacrime
Ascolto
Piano il respiro cambiare
Ne gusto il sapore del sale
E dalla bocca il cristallo
Si trasforma in un fiore
Per regalarlo al futuro
Non lasciarli cadere
Non lasciarli morire
Senza una meta sigilli il tuo tempo
E lo lasci svanire
Non lasciarli cadere
Non lasciarli morire
Senza ideali ti perdi nel vento
E ti lasci annientare
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3. |
Quattro Donne
04:21
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Occhi di menta
Pelle di luna
Capelli rossi di seta
Labbra di duna
Dune piene e silenziose
Agli avidi imparano a pungere come le rose
Come mi chiamano?
Il mio nome è Dignità
Dipingo suoni
Canto bellezza
Vesto di storie a colori
Senza divise di generi e umori
Amo il tuo riso e la mia fierezza
Amo il tuo seno e la mia avvenenza
Come mi chiamano?
Il mio nome è Emancipazione
Sguardo lucente
Dolce e orgogliosa
Tesso tessuti vivaci
Sulla mia nuova forma sinuosa
Sbroglio nodi di paura
Risalto il mio ventre fiorito e sorrido alla vita
Come mi chiamano?
Il mio nome è Opportunità
Palmi di pesca
Quieta è la voce
Costellazioni interiori
Raccordi di mondi nel cuore
Colgo perle di coraggio
Coltivo fiducia nel mondo tra distese di soli
Come mi chiamano?
Il nome è Libertà
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4. |
Un corpo
04:51
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Lo puoi tagliare, legare, torturare
graffiare, colpire, abbandonare
lo puoi nascondere, riempire e poi svuotare,
lo puoi perfino sotterrare
Lo puoi bruciare, gonfiare, tormentare
offendere, violare, ripudiare
un corpo da picchiare, un corpo da negare
ferire e denigrare
Un corpo inutile, ingombrante, imbarazzante
Pesante, ma vuoto in un istante
Un corpo fragile, penoso e decadente
un corpo irrilevante
Lo puoi odiare, escludere, annullare
fingere che sia tutto normale
un giorno venerarlo e l’altro calpestarlo
senza una logica, senza morale
senza più il mio corpo sarei sensi energia,
Tutto un fluire, universale armonia
Niente più lividi da massaggiare
E cicatrici da ricoprire
Senza paura di sfigurare
E far coincidere la carne col cuore
Spiegami il trucco per sapermi accettare
Lo puoi scoprire, sfiorare, accarezzare
Stupirtene e allora rispettare
Lo puoi nutrire, fermarti ad osservare
Nel buio illuminare
Lo puoi amare, imparare ad accettare,
Accogliere, abbracciare e migliorare
lo puoi rivendicare, lodare, rafforzare
E coraggiosamente liberare
Un corpo vivo, pulsante e generoso
di forza, un corpo prezioso
un quadro da osservare, foglio da colorare,
libro da raccontare
Ma tu continui a sentirti diverso
tra carni dello stesso sapore
E non riesci a trovare le tinte
in un solo colore
senza più il mio corpo sarei sensi energia,
Tutto un fluire, universale armonia
Niente più lividi da massaggiare
E cicatrici da ricoprire
Senza paura di sfigurare
E far coincidere la carne col cuore
Spiegami il trucco per sapermi accettare
Come sangue scorrono
le sfumature di un carattere
getta via le forbici
e dipingi te stesso
come un'alba d’inverno
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5. |
La torre preziosa
04:25
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Buio è il mattino
fa sempre paura un inizio
la porta è fredda, da aprire è pesante
anche se fuori non c’è
non hai bisogno del sole per scoprire che
la luce parte dentro dal cuore
Ricordo di aver letto in un libro
“uno è la madre di centomila”
c’è una torre preziosa in ognuno di noi
non ha senso aspettare
senza agire e sperare di capire il perché
dell’essenza di tutte le cose
Se non ti senti dentro
come puoi capirlo
se non ti guardi dentro
a scoprire nuovi altri te stesso
Se non ti senti dentro
come puoi intuirlo
se non ti osservi dentro
a capire come agire nel mondo
Cammino tra le persone
protetta da una bolla di sapone
fluttuo tra le vite, invisibili intrecci
e poi di corsa un bambino
con grandi mani impazienti che sguardo che ha
vuole toccare l’arcobaleno
Se non ti senti dentro
come puoi capirlo
se non ti guardi dentro
a scoprire nuovi altri te stesso
Se non ti senti dentro
come puoi intuirlo
se non ti osservi dentro
a capire come agire nel mondo
Se non ti senti dentro
come puoi capirlo
se non ti guardi dentro
a scoprire nuovi altri te stesso
Se non ti senti dentro
come puoi intuirlo
se non ti osservi dentro
a portare il tuo valore nel mondo
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